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La successione legittima e gli adempimenti degli eredi.

  • Immagine del redattore: Studio Legale Caner
    Studio Legale Caner
  • 26 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

La successione legittima si verifica quando una persona muore senza aver lasciato un testamento valido o quando il testamento non dispone di tutti i beni. In questi casi, la legge stabilisce chi sono gli eredi e in che misura ciascuno di essi erediterà. La successione legittima è disciplinata dal Codice Civile italiano e riguarda i familiari più stretti, in ordine di priorità.


La Successione Legittima: Chi Sono gli Eredi?

La successione legittima prevede che siano i familiari del defunto a subentrare nel patrimonio del de cuius. Gli eredi legittimi sono suddivisi n base al grado di parentela.

Il codice civile prevede precise regole che determinano chi sono gli eredi ad esempio:

  1. I figli e il coniuge superstite. Se il defunto lascia figli, questi sono gli unici eredi legittimi, ma il coniuge ha diritto a una quota di legittima. Se non ci sono figli, il coniuge è l'unico erede.

  2. I genitori. Se non ci sono figli né coniuge superstite, i genitori del defunto ereditano il patrimonio.

  3. I fratelli e le sorelle. In assenza di figli, coniuge e genitori, il patrimonio verrà diviso tra i fratelli e le sorelle.

  4. In caso di mancanza di parenti indicati nei punti precedenti, ereditano gli altri parenti più lontani, come i nonni, gli zii, e infine, se non ci sono parenti, lo Stato.


Adempimenti dopo la morte.

Quando una persona muore, gli adempimenti successori devono essere eseguiti con attenzione e nei tempi previsti dalla legge. Ecco i principali passaggi:

  1. Certificato di morte: La prima cosa da fare è ottenere il certificato di morte, che è un documento ufficiale che attesta il decesso. Questo certificato viene rilasciato dall'ufficio anagrafe del comune dove è avvenuto il decesso.

  2. Denuncia di successione: Gli eredi devono presentare la denuncia di successione presso l’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla morte del decuius. La denuncia di successione è un atto fiscale obbligatorio in cui vengono indicati tutti i beni ereditati, le passività (debiti) e gli eredi. Se il termine non viene rispettato, si possono applicare sanzioni.

  3. Imposta di successione: In seguito alla denuncia di successione, gli eredi devono pagare l'imposta di successione, che varia in base al valore del patrimonio e al grado di parentela con il defunto. Ad esempio, per i figli e il coniuge, l'imposta è più favorevole rispetto agli altri parenti più lontani.

  4. Divisione del patrimonio: Una volta che la denuncia di successione è stata presentata e l’imposta di successione pagata, gli eredi possono procedere alla divisione del patrimonio. Questo può avvenire in modo amichevole tra le parti, o, se ci sono disaccordi, tramite un atto notarile che formalizza la divisione.

  5. Subentro nei contratti e nelle proprietà: Gli eredi devono occuparsi anche del subentro nei contratti e delle formalità relative agli immobili ereditati. Questo implica l’aggiornamento del catasto e la trascrizione della successione nei registri immobiliari, così da rendere effettivo il trasferimento della proprietà.

  6. Controllo dei debiti e delle passività: Gli eredi sono tenuti a controllare eventuali debiti lasciati dal defunto. In generale, gli eredi rispondono dei debiti in proporzione alla loro quota di eredità, ma in alcuni casi possono decidere di rinunciare all’eredità se il patrimonio del defunto è in passivo.


L'importanza di valutare la massa ereditaria.

Un aspetto cruciale della successione è la valutazione della massa ereditaria, ossia l'insieme dei beni e dei debiti che compongono il patrimonio del defunto. È fondamentale che gli eredi valutino con attenzione la composizione del patrimonio prima di accettare l’eredità. Se il defunto ha lasciato debiti superiori al valore dei beni, gli eredi potrebbero trovarsi ad assumere obbligazioni che non sono in grado di onorare.

In questi casi, gli eredi hanno la possibilità di rinunciare all’eredità, evitando così di dover affrontare i debiti del defunto. La rinuncia va fatta formalmente tramite atto notarile o presso il Tribunale e deve essere eseguita prima che gli eredi abbiano preso possesso del patrimonio. In alternativa, gli eredi possono accettare l’eredità con beneficio di inventario, il che significa che risponderanno dei debiti solo nei limiti del valore del patrimonio ereditato, evitando di compromettere il loro patrimonio personale.


Conclusioni

La successione legittima è una parte fondamentale del diritto successorio italiano e garantisce che il patrimonio del defunto venga suddiviso tra i familiari più stretti. Gli adempimenti successori sono numerosi e richiedono attenzione, soprattutto in relazione alla presentazione della denuncia di successione e al pagamento dell’imposta di successione.

È cruciale che gli eredi valutino attentamente la massa ereditaria, in modo da poter prendere una decisione informata sulla possibilità di accettare o rinunciare all’eredità. Rinunciare all'eredità può essere la scelta più prudente se il patrimonio del defunto è in passivo.

Rivolgersi a un notaio o a un avvocato esperto in diritto successorio è la scelta migliore per affrontare con serenità le implicazioni legali e fiscali della successione legittima e per evitare di assumere debiti indesiderati. La competenza di un professionista può guidare gli eredi nelle scelte più adeguate e assicurare una corretta gestione della successione.

 
 
 

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